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L’effetto Mozart

L'effetto Mozart

Molti ricercatori credono fortemente che la musica sia importante nella costruzione della base emotiva dei bambini e che li aiuti ad acquisire un senso di fiducia in se stessi.

Nei primi anni novanta, un interessante studio condotto negli Stati Uniti ha dato vita alla “Teoria dell’Effetto Mozart”, che ha portato a ulteriori ricerche nel campo della musica e dei bambini. Lo studio ha avuto luogo presso l’Università della California ed è stato condotto da Rauscher, Shaw e Ky. In questo studio, gli studenti universitari sono stati divisi in tre gruppi:

1. Un gruppo ha ascoltato uno specifico brano di musica classica composto da Mozart

2. Un gruppo ha ascoltato altra musica ripetitiva.

3. Un gruppo ha ascoltato storie registrate.

I ricercatori sono riusciti a stabilire una connessione tra l’ascolto del brano di Mozart ed il ragionamento spazio-temporale, cioè la capacità di pensare nel tempo e nello spazio. Hanno dimostrato che l’ascolto di musica favorisce lo sviluppo di una certa area del cervello, quella responsabile dell’orientamento e del ragionamento spazio-temporale. I risultati di questo studio innovativo hanno dato luogo ad un acceso dibattito e spianato la strada a molti altri studi che hanno cercato di esaminare l’effetto che diversi tipi di musica potevano avere sulle attitudini umane e sullo sviluppo del cervello. Tali studi si sono interessati in particolare all’influenza della musica sul cervello nei primi tre anni di vita, essendo il periodo in cui il cervello si sviluppa e modifica maggiormente.

F. Zangirolami – fonte:(https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1281386/)

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